Oggi è sempre più diffuso portarsi a casa il cibo non consumato dal ristorante, la cosiddetta “doggy bag” o nella versione italiana “rimpiattino”. Ma seppure quasi tutti i ristoranti (91,8%) sono attrezzati per consentirlo, ci sono ancora parecchi commensali “timidi”, che provano un certo imbarazzo nel richiedere di portare via gli avanzi; senza considerare altri fattori quali la scomodità e l’indifferenza nell’avanzare tale richiesta.
Secondo la FIPE-Confcommercio, la Federazione italiana Pubblici Esercizi, e Comieco (Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base cellulosica), il 74% degli italiani è a favore della possibilità di portare a casa il cibo che non è riuscito a consumare e per il 22% di essi è addirittura una variabile importante nella scelta del ristorante.
È stata così organizzata una conferenza con l’obiettivo di sensibilizzare i consumatori e ristoranti sul tema dello spreco alimentare, rinnovando la collaborazione - tra FIPE e Comieco – con il progetto “Rimpiattino” - la versione italiana della “Doggy Bag” promosso nel 2019, attraverso il quale sono stati distribuiti ai ristoranti aderenti all’iniziativa iconici contenitori di carta utili a portare a casa il cibo e il vino non consumati a tavola. Ad oggi, sono stati 24.000 i “Rimpiattini” distribuiti tra 875 ristoranti di 22 città.
Ecco che il “Rimpiattino” restituisce molto bene il concetto della prevenzione dello spreco, portando il settore della ristorazione ad una gestione sempre più corretta del cibo e andando incontro ad una forte sostenibilità ed educazione alimentare, fondamentale al giorno d’oggi.
Noi di DRG COMUNICAZIONE ci teniamo sempre a informarvi sul fuoricasa e su tutte le novità che lo riguardano. Un canale – quello del foodservice – che si rivela sempre più un’opportunità di business per aziende capaci di adottare la giusta strategia di marketing.